Silvana Vernazza, responsabile Area Patrimonio Etnoantropologico della Soprintendenza Belle Arti e Paesaggio, racconta alla nostra rivista le attività dell’Associazione di Promozione Culturale Spazio Aperto di Via dell’Arco, in occasione di un imminente evento.
L’ Associazione Culturale Spazio Aperto nasce in relazione ad un atto di mecenatismo del proprietario dei locali di via dell’Arco 38, Giulio Ciana, che li ha concessi a titolo gratuito, dopo averli ristrutturati a sue spese, all’Associazione di promozione sociale fondata nel 2006.
Spazio Aperto è sorta con l’obiettivo di promuovere la conoscenza del territorio ligure e del Levante in particolare. Sostiene, soprattutto a partire dal 2016, il recupero di ‘saper fare’ tradizionali anche attraverso laboratori, mostre, convegni, concorsi che stimolino l’apprendimento dei mestieri d’arte e dell’arte dei mestieri.
Spazio Aperto ha svolto e svolge una incisiva azione di promozione culturale anche nei confronti di altre Associazioni e gruppi che perseguono finalità di crescita culturale e sociale nel territorio.
L’associazione è diventata ormai un fondamentale punto di riferimento per chi abbia proposte interessanti, finalizzate agli stessi scopi.
Tutto questo ha favorito la creazione di una vasta rete di contatti, che ha permesso di ampliare gli orizzonti delle attività e degli stimoli forniti ai propri frequentatori, divenuti negli anni sempre più numerosi ed assidui.
Lo spazio fornito anche ai gruppi di lettori e di autori e interpreti di testi teatrali, testimonia il ruolo di propulsore delle attività culturali e sociali svolto dell’associazione a favore del territorio di S. Margherita e del Tigullio. La costanza e la regolarità delle proposte, a partire dal 2006, evidenziano la continuità dell’impegno dell’associazione a favore delle realtà locali e del pubblico, che sempre più nel tempo si è conquistata.
La conversazione con immagini e ascolti sul Trallalero genovese di sabato 25 maggio 2019 , con Mauro Balma e i Giovani Canterini di Sant’Olcese è perfettamente in tema con gli scopi di Spazio Aperto di far conoscere il territorio ligure con le proprie specificità e di sostenere chi s’impegna a promuovere i ‘saper fare’ tradizionali, come i Giovani Canterini di Sant’Olcese stanno facendo sempre più e sempre meglio.
Infatti affinano le proprie abilità tecnico-esecutive e approfondiscono la ricerca storica, antropologica e musicale.
Su questo terreno si sono incontrati da tempo con l’etnomusicologo Mauro Balma, noto studioso del trallalero, delle musiche tradizionali liguri e delle Quattro Province.
Da tale area appenninica trae infatti origine lo stesso trallalero, che tanto si identificherà’ col canto popolare genovese.
Questo è ormai dimostrato dal recentissimo volume di Balma e d’Angiolini sulle origini del trallalero genovese, a cui si farà riferimento nell’incontro di sabato 25.
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